MENDRISIO, 24.01.2015 | Teatro Plaza
CLICCA QUI per vedere il servizio della RSI-Radiotelevisione Svizzera Italiana sul concerto di Sebalter (con interviste)
(Lo so, manca Jonas, ma era sempre coperto dalle tastiere e non sono riuscita a fare un primo piano)
(Reportage personale)
Concerto STRATOSFERICO!
Non ho più parole per descrivere la bravura di questi ragazzi, la carica e le emozioni che trasmettono attraverso la loro Musica: anche se qualcuno di loro era fisicamente indisposto (avrei potuto chiamare questa recensione “La febbre del sabato sera al Plaza”, ma ho giustamente evitato) hanno dato davvero il massimo.
Hanno cominciato la serata con una scarica di energia, suonando la title-track dell’album, ovvero “Day of Glory” e già da quel momento il pubblico ha fatto sentire tutto il suo affetto e calore nei confronti della musica che stava ascoltando, battendo le mani seguendo il ritmo.
Da lì i ragazzi hanno continuato con i diversi brani contenuti nel cd, intervallando il tutto con le cover di “What it is” (Mark Knopfler) e di “Wake me up” (Aloe Blacc), con canzoni come “Butterfly” e “The First Night of This Year” - scritte da Sebastiano, ma non presenti in “Day of Glory” - e con lo splendido intermezzo acustico con Jonas: a parer mio “Not Every Picture Means Goodbye” pianoforte e violino è una cosa meravigliosa.
Ah! Dimenticavo, non potevano ovviamente mancare le melodie folk e il brano tradizionale irlandese, durante il quale due “balde giovani”, prese dal ritmo e dal violino di Sebalter, hanno ballato una ceili dance (Walls of Limerick), improvvisando un adattamento da 4 a 2 persone.
Come faccio a sapere tutte queste cose? Hehehe indovinate voi chi era una delle due tizie misteriose.
Un altro fatto che ha reso il concerto unico è che proprio quel giorno era il compleanno di Rocco (il baffo più curato del Ticino) e nella sua immensa bontà, quando Seba ha voluto testare il nostro livello di “fischiettio”, ci ha promossi tutti a pieni voti.
Cantare “Tanti auguri a te” – accompagnati dal suono del violino – era d’obbligo.
Poi… tutto il pubblico in piedi a intonare il ritornello di “Saturday” e il concerto si è chiuso su una bellissima immagine di sorrisi reciproci tra l’intero teatro e i ragazzi, che su quel palcoscenico hanno fatto magie, sempre trasmettendo quella passione che muove le loro dita sugli strumenti.
Passione che trasformano sempre in emozione.
(che sono di parte lo si nota subito, ma non credo di pensare solo io queste cose)
Foto mie personali
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Foto personali di una fan
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