BELLINZONA, 27.11.2014 | Teatro Sociale
Quello del 27 Novembre 2014 è stato un concerto molto importante per Sebalter che, proprio durante quell'occasione, ha presentato in anteprima al pubblico i brani del suo primo album solista, "Day of Glory", uscito il 9 Gennaio 2015.
(Reportage personale)
Il concerto? Pazzesco.
I ragazzi? Fantastici.
Le emozioni? Tante.
Potrei già concludere qui la mia “recensione”, ma non posso e non voglio, anche se tutte le parole di tutte le lingue del mondo non basterebbero a descrivere la serata del 27 novembre al Teatro Sociale di Bellinzona.
Appena entrati nel Teatro (una piccola meraviglia nel centro storico di Bellinzona) si sentiva già un’atmosfera calda e accogliente, in più in platea - dove ero io - si era come abbracciati dalla struttura circolare composta dai palchetti.
Tutto era pronto e la sala si stava riempiendo.
Ad un certo punto si è aperto il sipario e c’erano Rocco, Marco, Christoph, Jonas e Daniel elegantissimi, poi è entrato Sebastiano, anche lui in giacca e cravatta: una breve introduzione, chiarendo anche il titolo dell’album “Day of Glory” (forse dopo l’erroraccio che hanno scritto i giornalisti sul quotidiano “20 minuti”) e poi…via al concerto, proprio con quella canzone!
Una ventata di buonumore e allegria ha pervaso tutto il teatro dalle prime file fino ai palchetti più alti: un inizio travolgente!
Sono seguite tante altre canzoni, tra le quali alcune che Sebalter aveva scritto anni fa: certe saranno nel cd, altre purtroppo no.
Ogni singolo brano trasportava in un’atmosfera diversa; da quelli più movimentati, ai lenti, ai brani irlandesi (i miei piedi fremevano e volevano tanto ballare), alle cover di “What it is” dei Dire Straits e di “Wake me up” di Avicii, al momento in acustica con Jonas: scordatevi per un momento la “Hunter of Stars” dell’Eurovision, sostituite il fischiettio con la stessa parte suonata col violino, aggiungete solamente una base di piano e otterrete una versione diversa, ma bellissima e intensa come quella che avete solitamente sentito.
Per non parlare della chitarra “con l’influenza”, la quale si rifiutava di amplificare il proprio suono; le bacchette acrobatiche - e volanti - di Marco; gli assoli di Daniel con la chitarra elettrica e di Christoph con il basso; Jonas, nascosto agli occhi dai suoi strumenti, ma non dalle nostre orecchie; Seba che - trasportato dalla musica e dal suo violino - saltellava per tutto il palco e infine la gara di fischiettii, per la quale Rocco (con banjo, mandolino, chitarra e il suo inconfondibile baffo) ci ha assegnato un voto: alla platea 5- e ai palchetti 5+… dài non siamo andati così male (rido).
Poi tutti a cantare, fischiettare e battere le mani con “Hunter of Stars”!
Il concerto si è chiuso come era iniziato, con "Day of Glory", e devo dire che è stato davvero un giorno di gloria per ciascun ragazzo che stava su quel palco: finito di suonare, gli applausi per loro erano davvero interminabili e, appena accese le luci in platea, mi sono guardata intorno. Tutti, ma proprio tutti i presenti, avevano un bel sorriso stampato sulle labbra. Compresa io.
Grandissimi ragazzi, avete conquistato il teatro e il pubblico facendo ciò che vi appassiona e questa cosa è bellissima.
Abbiamo sentito tutto l’entusiasmo che ci avete messo, in ogni singola nota che avete suonato.
Grazie!
P.s. Poi ci sarebbero i brownies, ma questa è un’altra storia
(Reportage personale)
Il concerto? Pazzesco.
I ragazzi? Fantastici.
Le emozioni? Tante.
Potrei già concludere qui la mia “recensione”, ma non posso e non voglio, anche se tutte le parole di tutte le lingue del mondo non basterebbero a descrivere la serata del 27 novembre al Teatro Sociale di Bellinzona.
Appena entrati nel Teatro (una piccola meraviglia nel centro storico di Bellinzona) si sentiva già un’atmosfera calda e accogliente, in più in platea - dove ero io - si era come abbracciati dalla struttura circolare composta dai palchetti.
Tutto era pronto e la sala si stava riempiendo.
Ad un certo punto si è aperto il sipario e c’erano Rocco, Marco, Christoph, Jonas e Daniel elegantissimi, poi è entrato Sebastiano, anche lui in giacca e cravatta: una breve introduzione, chiarendo anche il titolo dell’album “Day of Glory” (forse dopo l’erroraccio che hanno scritto i giornalisti sul quotidiano “20 minuti”) e poi…via al concerto, proprio con quella canzone!
Una ventata di buonumore e allegria ha pervaso tutto il teatro dalle prime file fino ai palchetti più alti: un inizio travolgente!
Sono seguite tante altre canzoni, tra le quali alcune che Sebalter aveva scritto anni fa: certe saranno nel cd, altre purtroppo no.
Ogni singolo brano trasportava in un’atmosfera diversa; da quelli più movimentati, ai lenti, ai brani irlandesi (i miei piedi fremevano e volevano tanto ballare), alle cover di “What it is” dei Dire Straits e di “Wake me up” di Avicii, al momento in acustica con Jonas: scordatevi per un momento la “Hunter of Stars” dell’Eurovision, sostituite il fischiettio con la stessa parte suonata col violino, aggiungete solamente una base di piano e otterrete una versione diversa, ma bellissima e intensa come quella che avete solitamente sentito.
Per non parlare della chitarra “con l’influenza”, la quale si rifiutava di amplificare il proprio suono; le bacchette acrobatiche - e volanti - di Marco; gli assoli di Daniel con la chitarra elettrica e di Christoph con il basso; Jonas, nascosto agli occhi dai suoi strumenti, ma non dalle nostre orecchie; Seba che - trasportato dalla musica e dal suo violino - saltellava per tutto il palco e infine la gara di fischiettii, per la quale Rocco (con banjo, mandolino, chitarra e il suo inconfondibile baffo) ci ha assegnato un voto: alla platea 5- e ai palchetti 5+… dài non siamo andati così male (rido).
Poi tutti a cantare, fischiettare e battere le mani con “Hunter of Stars”!
Il concerto si è chiuso come era iniziato, con "Day of Glory", e devo dire che è stato davvero un giorno di gloria per ciascun ragazzo che stava su quel palco: finito di suonare, gli applausi per loro erano davvero interminabili e, appena accese le luci in platea, mi sono guardata intorno. Tutti, ma proprio tutti i presenti, avevano un bel sorriso stampato sulle labbra. Compresa io.
Grandissimi ragazzi, avete conquistato il teatro e il pubblico facendo ciò che vi appassiona e questa cosa è bellissima.
Abbiamo sentito tutto l’entusiasmo che ci avete messo, in ogni singola nota che avete suonato.
Grazie!
P.s. Poi ci sarebbero i brownies, ma questa è un’altra storia
Foto mie personali del concerto
Foto di Jolanda Negroni
(che ringraziamo per averci dato l'autorizzazione a condividerle sul sito)
(che ringraziamo per averci dato l'autorizzazione a condividerle sul sito)
Grazie mille a una delle fan che ha voluto condividere il suo video